L’8 maggio del 1981 nasce nel quartiere di Città Alta una piccola cooperativa a responsabilità limitata, operante secondo il principio della mutualità senza fini di lucro e con particolare riguardo alle persone pensionate e anziane: nasce la Cooperativa Città Alta.
Fortemente voluta da alcuni abitanti del quartiere in un periodo critico per la cittadinanza del luogo. L’esodo di parecchi residenti, la trasformazione edilizia verso una veste più turistica e commerciale, l’avvento dell’università e la chiusura di alcune botteghe artigiane stavano cambiando il tessuto popolare del centro storico di Bergamo. Inoltre la scelta dei bar di non permettere più agli anziani una sosta prolungata al loro interno stava generando problematiche serie nel borgo.
Il Comune di Bergamo concede gli spazi dell’ex carcere in fondo al vicolo di Sant’Agata, nella zona che un tempo fungeva da abitazione del direttore del penitenziario e ormai abbandonata alla polvere del tempo dal 1977. Pochi locali e un fazzoletto di terra trovano nuovamente vita e vigore dall’ottobre del 1982. La Cooperativa Città Alta può finalmente operare sul territorio, cercando di divenire un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere. Gli anziani hanno nuovamente un ristoro dove trascorrere le lunghe ore della pensione, fra una vivace partita a carte, una chiacchiera con gli amici o un incontro sui campi da bocce. Questo nuovo centro di aggregazione viene da tutti chiamato Il Circolino.
Con il tempo il lavoro aumenta di volume perché accanto alla funzione di semplice bar si aggiunge la sperimentazione della ristorazione. Scelta felice e positiva che porta il locale stesso, con gli anni, ad assumere la precisa fisionomia di ristorante. Senza però mai perdere di vista la propria finalità di matrice sociale.
Nel tempo la Cooperativa Città Alta è cresciuta, non solo nei numeri, ma soprattutto nelle idee, assumendo l’onere e l’onore di coordinare e gestire le principali attività sociali, assistenziali, educative e aggregative del quartiere, anche all’interno di un prezioso lavoro di rete con le altre agenzie presenti. Con gli utili ricavati dall’attività di ristorazione si creano servizi e collaborazioni per tenere unito, e a volte ricucire, il tessuto di un territorio che non si vuole destinare a centralissima periferia. Potenziare la ristorazione, migliorandone la qualità e la redditività, per noi significa dare le gambe ai progetti sociali e culturali che offriamo alla comunità.
L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo
Il raggio d’azione della Cooperativa Città Alta ha un ampio respiro e parte proprio dalla categoria che ha contrassegnato la sua genesi: gli anziani. Il locale Il Circolino, principale sede operativa, è infatti formalmente riconosciuto come Centro Diurno Anziani appartenente al Coordinamento Cittadino.
Tale ruolo di centro di aggregazione per anziani è stato pronunciato con una circolare del 6 novembre 2000 dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Qui infatti è possibile soggiornare a lungo, anche per tutto il pomeriggio, senza alcun obbligo di consumazione, con un listino prezzi apposito che prevede condizioni estremamente agevolate e con la possibilità di usufruire gratuitamente di una serie di servizi e strutture, come ad esempio le carte da gioco e la lettura dei principali quotidiani.
L'aspetto fondamentale per noi è quello di consentire un momento aggregativo sereno contro la solitudine e le fatiche quotidiane. Una volta all’anno, nel periodo natalizio, organizziamo un pranzo per tutti gli anziani residenti o nativi di Città Alta e Colli: un amarcord di volti e di voci in cui attraverso la convivialità si cerca di mantenere vivo il potere disarmante della relazione umana.
Circolando, metti in circolo la solidarietà è un servizio di consegna dei pasti a domicilio ad anziani e persone in difficoltà in collaborazione con l’Assessorato delle Politiche Sociali del Comune di Bergamo per offrire nel territorio di Città Alta e dei Colli un aiuto concreto a persone sole o in condizioni di fragilità, con particolare attenzione alla popolazione anziana. Il servizio infatti consente la possibilità di ricevere il pasto a domicilio o di consumarlo, quando è possibile, al Circolino. Nell’anno 2020 sono stati erogati 4.772 pasti all’interno dell’iniziativa e 289 offerti dalla cooperativa a propri utenti bisognosi per un totale di 5.061 refezioni.
Oltre al servizio di pasti a domicilio, la Cooperativa Città Alta offre a suo carico il supporto a spostamenti per visite mediche in collaborazione con l’associazione A.N.M.I.C e la consulenza per pratiche amministrative, corroborando sempre più il suo ruolo di catalizzatore sociale nel quartiere.
La nostra realtà crede fortemente nella ricchezza e nel potenziale umano derivanti soprattutto da un contesto relazionale di melting pot in cui i diversi background culturali trovano forti connessioni. Presso il nostro ristorante lavorano da anni cittadini stranieri, che hanno trovato oltre a un salario e un lavoro dignitosi anche la possibilità di una crescita professionale e sociale. Nel tempo abbiamo valicato la frontiera degli inserimenti lavorativi di detenuti in prova ai Servizi Sociali o persone in regime di semilibertà grazie alla consolidata collaborazione con il Comitato Carcere e Territorio e con l’area pedagogica della Casa circondariale di Bergamo. Hanno un esito positivo anche i tirocini formativi e risocializzanti attivati presso la nostra struttura, non solo per il percorso di crescita motivazionale vissuto ma altresì perché molti di essi si trasformano in assunzioni lavorative anche a tempo indeterminato.
Lotta al pregiudizio e all’emarginazione sociale caratterizzano quindi le nostre scelte aziendali, allineate sulla consapevole convinzione che non esista una vera inclusione senza il riconoscimento e il rispetto della diversità.
Nato in collaborazione con la parrocchia, questo vivace spazio di aggregazione anima i pomeriggi dell’oratorio Seminarino dal lontano 2000. I protagonisti sono i ragazzi della Scuola Primaria e della Secondaria di primo grado del quartiere, che si ritrovano per svolgere i compiti e condividere qualche ora insieme. Un’équipe di educatori e di volontari coordina le attività con obiettivi non solo formativi e didattici ma altresì pedagogici e risocializzanti. Parola d’ordine: il benessere dei ragazzi in un’atmosfera serena e familiare. Prezioso per la longevità del servizio il lavoro di rete con la scuola, i genitori e le varie agenzie che si spendono sul territorio per azioni educative mirate ai minori e alle loro famiglie.
Nome evocativo per una ben partecipata rassegna letteraria che ha visto i natali nel 2006. Da allora, ogni inizio estate, il berceau del nostro giardino si anima di scrittori, editor e lettori, nell’atmosfera condivisa dell’amore per la lettura e la letteratura. Non possiamo infatti ridurre questi appuntamenti a semplici “presentazioni di libri”. Lo stile dei nostri incontri ha sempre sostenuto, e continuerà a farlo, la ricerca della sostanza delle parole e il valore formativo e sociale, non solo culturale, della letteratura come esperienza collettiva. Un connubio perfetto fra il calore di un pubblico fedele, il fascino di scrittori veri e la suggestione della nostra location.
Più recente ma comunque con esito fortunato la breve rassegna autunnale Bergamo (si) legge: un appuntamento con autori del territorio bergamasco, fra pagine di noir, cronaca, sport e attualità per riscoprire il piacevole intreccio di trame, rapporti e racconti.
Non aperta al pubblico ma di rilevanza sociale l’esperienza di incontri letterari presso la Casa circondariale di Bergamo. Alcuni scrittori nostri ospiti si confrontano con i detenuti partendo dalla lettura di un loro libro, fornito in anticipo alla biblioteca del carcere. Una preziosa occasione di reciproco scambio di riflessioni, idee ed esperienze.
Fortemente voluta da alcuni dei soci fondatori della nostra cooperativa, si costituisce nel 1982 la Polisportiva Bergamo Alta per promuovere attività sportive nel quartiere, con particolare attenzione al gioco del calcio. La sua mission non è solo la gestione di campionati ed allenamenti ma la progettualità di percorsi aggregativi ed educativi in cui crescere le nuove generazioni con valori forti e positivi, negoziati proprio durante lo svolgimento delle discipline sportive. Consapevoli che la morfologia del quartiere non consente l’installazione di campi e attrezzature sportive adeguate, non possiamo permettere che la polisportiva si estingua e dobbiamo continuare a garantirne l’esistenza, nei limiti delle nostre possibilità certamente, ma senza mai abbandonare il campo e cercando di trovare soluzioni nuove e confacenti. Lo dobbiamo ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie, al quartiere.
“Fare rete” è un principio cardine con il quale realizzare attività di matrice sociale e assistenziale sul territorio in collaborazione con i diversi attori della scena comunitaria. Dal lontano 1998 diamo continuità alla nostra presenza nella Rete Socioeducativa di Città Alta, una commissione di enti costituitasi per la prevenzione del disagio in età evolutiva e lo sviluppo delle relazione educativa e cresciuta nel tempo, ampliando i propri obiettivi e finalità per elaborare e accordare interventi mirati alla prevenzione al disagio giovanile, alla formazione dei genitori e degli operatori educativi del quartiere, alla socialità e all’aggregazione, all’integrazione della diversità e della disabilità.
Vicolo Sant’Agata, 19
24129 Bergamo
035 218568
035 210545